Eventi e Festival

Simposio internazionale “Italy in Transit”: cronaca dell’edizione 2022

di ILARIA SERRA

Un piccolo ma luminoso fulcro di cultura italiana e italoamericana si trova nell’angolo più a sud della Florida alla Florida Atlantic University di Boca Raton. Qui si è appena chiusa la sesta edizione dell’International Symposium “Italy in Transit.” Più di quaranta interventi hanno intrecciato diverse realtà culturali: non solo professori e studenti, ma anche autorità locali. Tra queste hanno apportato il loro sostegno la Vice-Console Generale d’Italia Eva Alvino, il Comites di Miami, l’Order of the Sons of Italy, UNICO, l’Italo-American Cultural Society, il Circolo-The Italian Cultural Society of the Palm Beaches, la Miami Scientific Italian Society.

Ilaria Serra apre il convegno con Dean Michael Horswell (foto di Zach Scalzo)

I giorni del symposium sono stati preceduti da tre serate preparatorie, per godere al meglio degli ospiti venuti da lontano. La visione del film The Greatest Show on Earth(Cecil DeMille, 1952) ha mostrato gli emigranti della famiglia Zoppè che ha lasciato Treviso nel 1948 per seguire il Ringling Circus. Sabato pomeriggio i discendenti americani hanno assistito alla presentazione di Ilaria Serra (FAU) sulla loro storia di emigrazione tra Italia e Stati Uniti. Il loro prezioso materiale fotografico è entrato a far parte del sito “Italian American Documentary Archive” tenuto da un gruppo di studio della Florida Atlantic University. L’arrivo dello Zoppè Family Italian Circus ha ravvivato la presentazione accademica, con gli inaspettati sketch del pagliaccio Nino e un’esibizione mozzafiato di equilibrismo sul filo da parte del settantunenne Tino Wallenda. Se i muri potessero parlare direbbero del loro stupore per una tale presentazione in un’aula universitaria!

Tino Wallenda sul cavo (foto di Zach Scalzo)
Il pagliaccio Nino tra il pubblico (foto di Zach Scalzo)
L’inchino della famiglia Zoppè (foto di Zach Scalzo)

La proiezione del documentario Gesualdo, Death for Five Voices di Werner Herzog, introdotto e discusso da Anthony Guneratne (FAU), ha preparato il pubblico per l’incontro con il rinomato regista. Il film ripercorre le tracce di un bizzarro personaggio storico vissuto in Campania nel 1500 e autore di importanti madrigali. Herzog ha conversato generosamente con la platea il venerdì sera dopo la proiezione del suo Aguirre.

Per la Michele D. Serra New Italian Cinema Series, il regista Marco Bonfanti e la produttrice Anna Godano hanno presentato due loro film: L’ultimo pastore che segue una storia surreale di un gregge sulla via del duomo di Milano, e L’uomo senza gravità che propone le avventure di un uomo buono che vola sulle bassezze della vita. La serata di sabato è stata dedicata al cinema italiano del realismo magico con un’erudita riflessione di Marco Bonfanti, partito dalla Bibbia per arrivare a Bontempelli, Marquez e Zavattini e scandagliare l’ispirazione poetica del suo linguaggio cinematografico. Ma dietro ad un uomo che ha sogni c’è sempre una donna che li realizza: così Anna Godano ha svelato con grazia e maestria i segreti dell’uomo volante, lo storyboard e i trucchi usati per mettere in scena inaspettate fantasie.


Ilaria Serra, Anna Godano e Marco Bonfanti (foto Zach Scalzo)

Il venerdì pomeriggio è stato occupato dall’arte di due pittori autodidatti coloratissimi, prolifici e affascinanti: Ralph Fasanella e Tom Di Salvo, presentati da Domenica Diraviam, dottoranda a FAU, e dal figlio Marc Fasanella, che ha donato libri e poster dei lavori del padre per finanziare una nuova borsa di studio. Due dei loro dipinti, due scene di famiglia italoamericana fitte di simboli e ricordi, sono stati analizzati in parallelo. A sorpresa, Sandra Curtis, del club Insieme di FAU, ha illustrato le tecniche di decifrazione degli enigmi pittorici di Di Salvo. I lavori di Di Salvo, amico del programma di Italiano di FAU prima della sua scomparsa nel 2011, hanno accompagnato diversi momenti conviviali nel convegno.

Domenica Diraviam presenta Fasanella e Di Salvo (foto Zach Scalzo)

Il sabato ha visto una maratona di presentazioni, una più interessante dell’altra. Si è partiti alle 9 con i ragazzi delle superiori di Olympia High School di Orlando e il professore Austin Sanniota Edwards (una riflessione su Giacomo Leopardi in tempo di lockdown); i ragazzi di West Boca High School con la professoressa Marianna DeTollis (sugli eroi e antieroi disegnati, tra cui una loro creazione originale: Capitan Piazza) e le classi di inglese dell’Istituto comprensivo Dall’Acqua di Legnano con le prof. Vittoria Zingaro e Adriana Gallo (i pittoreschi laghi del Nord Italia).

È stata presentata una nuova entusiasmante iniziativa: il progetto FAU-Castiglione del Terziere, un periodo di studio e di ricerca musicale che si svolgerà nell’estate 2022 in Lunigiana, descritto dalla pianista Barbara Salani (FAU), dalle studentesse Manuela Filomena (FAU) e Federica Schneck (Universita di Pisa) e dal tenore Mitchell Hutchings (FAU).

I temi della giornata hanno incluso il cibo di strada (Patrizia LaTrecchia di University of South Florida); il dialogo tra la Sicilia e un islandese (Gretar Skulason, professore di Reykjavik); Erri DeLuca (Jonathan O’Neill, FAU), il trauma della comunità ebraica italiana (Odra Dorante, Ohio State University); Dante e il mare (Pietro Porcella, presidente FATI); la poesia sinestetica italoamericana (Eny DiIorio, Lorenzo de Medici, Firenze); l’Italiano inclusivo (Magda Novelli, Florida International University) e storie di emigrazione (Angelo Bribiesca e Isabella Garcia; quest’ultima, una sopresa per la nonna Nicoletta Sorice, recentemente laureata in italiano a FAU e presente in sala).

Emanuele Pettener presenta Patrizia LaTrecchia (foto Zach Scalzo)

È stato toccante che, spontaneamente, sia Domenica che Odra abbiano dedicato la loro presentazione alla memoria di Anthony Riccio, fotografo e ospite a Italy in Transit 2020, che qui ha lasciato un ricordo indelebile. A Riccio e a Mario Mignone, un altro importante sostenitore della cultura italoamericana anche lui scomparso recentemente, sono state dedicate due sessioni del convegno.

Il Convegno è ideato e organizzato da Ilaria Serra (FAU) e finanziato dall’Americas Initiative di FAU, dal John D. Calandra Institute di New York (Anthony Tamburri ha salutato via zoom) e dalla app di servizi Ubii, che ha finanziato le borse stampate a ricordo dell’evento e distribuite ai partecipanti.

La forza di questo convegno è l’intreccio di cultura accademica e di calore umano: molti degli invitati sono infatti ospitati a casa di persone della comunità locale.

L’anno scorso la versione virtuale non era stata da meno ed aveva utilizzato uno Zoom alla massima potenza, con il primo World Summit di Italians in Transit e un dibattito su 24 fusi orari.

Le registrazioni e più informazioni sono disponibili in https://www.fau.edu/artsandletters/llcl/italian/symposium/

Potrebbe piacerti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *