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Italian American Icons : una mostra in California celebra artisti e personalità di origini italiane

di VALENTINA DI CESARE

Si chiuderà tra pochi giorni, il prossimo 7 novembre, dopo quasi due mesi di esposizione, la mostra “Italian American Icons”, ospitata dal MarinMOCA Museum di Novato, in California. Una collezione di ritratti realizzati con la tecnica del mosaico che celebra artisti e personaggi americani di origini italiane distintisi, a vario titolo, nel corso delle loro vite. Le tecniche compositive utilizzate sono ancora quelle originali e i materiali impiegati dagli artisti sono quelli prodotti dalle antiche vetrerie veneziane, scelte che fanno di questa importante collezione musiva un’eccellenza nel settore. La mostra è stata organizzata dall’Associazione Naonis di Pordenone e dal direttore artistico Guglielmo Zanette. L’Associazione Naonis opera da anni nel campo dell’arte ed è anche ideatrice del Concorso Mosaic Young Talent (Concorso Mosaico Giovani Talenti), dedicato alla scoperta e alla promozione giovani artisti che provengono dalla prestigiosa Scuola Mosaicisti del Friuli, ente nato nel 1922 a Spilimbergo che festeggerà il suo centenario nel 2022. Abbiamo incontrato il direttore artistico della mostra, Guglielmo Zanette, col quale abbiamo parlato della collezione Italian American Icons e dei prossimi progetti artistici in cantiere sempre negli Stati Uniti.

Com’è nata l’idea di questa mostra e quali soggetti coinvolge? Perchè l’associazione Naonis ha scelto per l’esposizione proprio la California e il MarinMOCA Museum of Contemporary Art?

Italian American Icons è una mostra dedicata a personalità italoamericane che si sono distinte in vari campi dell’arte e dello spettacolo. L’iniziativa nasce da un’idea originale dell’associazione Naonis di Pordenone che da anni sta collaborando con la Scuola Mosaicisti del Friuli per realizzare delle esposizioni artistiche che abbiano come tema portante il ritratto in mosaico rivisitato in chiave contemporanea. Nell’autunno del 2019 l’associazione è riuscita a realizzare la prima mostra collettiva di ritratti in mosaico “50 FACES” al Museo d’arte Contemporanea MarinMOCA di Novato in California, in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco. Visto il grande successo di pubblico, abbiamo ricevuto dal museo un secondo invito ad esporre nell’autunno del 2021, ed abbiamo pensato di realizzare una mostra di ritratti in mosaico totalmente dedicata alle icone italoamericane per rafforzare questo ponte culturale fra l’Italia e la Bay Area della California.

In base a quali criteri sono state scelte le icone? Sono stati gli artisti stessi a selezionarle?

In questa nuova collezione il mio apporto come direttore artistico è stato maggiore rispetto alla precedente collezione 50 FACES. Viste le difficoltà legate al periodo della pandemia, con relativa chiusura e riapertura a singhiozzo della Scuola Mosaicisti, ho dovuto scegliere alcuni giovani artisti di talento e responsabilizzarli in prima persona nella scelta dei personaggi da realizzare. Non solo attori straordinari come Al Pacino, Leonardo Di Caprio, ma anche cantanti amati dal pubblico come Liza Minelli, Frank Sinatra, Lady Gaga, Madonna, e molti altri ancora. E’ stato un lavoro difficile e complesso, ma in due anni siamo riusciti a creare più di venti ritratti di straordinaria qualità che adesso formano questa nuova collezione che potrà diventare itinerante negli Stati Uniti.

Il pubblico sta rispondendo bene a livello di interesse? Durante il periodo di esposizione sarà presente qualche mosaicista?

La mostra al MarinMOCAha avuto una doppia inaugurazione, 10 e 11 settembre, e ambedue le giornate hanno avuto un’ottima affluenza di pubblico. I numeri dei visitatori stanno crescendo di settimana in settimana e tutto lo staff del museo è molto felice e sollevato nel vedere la gente che ritorna a frequentare un museo dopo tanti mesi di letargo forzato. Nonostante le difficoltà legate agli spostamenti internazionali, siamo riusciti anche in questa occasione far venire qui in California una delle nostre migliori mosaiciste, Denise Toson, che ha potuto realizzare diversi eventi in collaborazione con il Museo, fra cui una lectio pubblica per scuole e università locali, due workshop musivi sold out, e un webinar sulla storia del mosaico friulano realizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco e il Museo Italo Americano.

Nonostante sia trascorso molto tempo, in America il pregiudizio sugli italoamericani persiste e in Italia una vulgata piuttosto grossolana prosegue a dipingerli secondo precisi cliché. Cosa può l’arte rispetto a queste barriere del pensiero?

L’arte può fare molto. La nostra mostra è un esempio concreto in tal senso perché restituisce la bellezza e l’intensità di molte figure italoamericane amate dal pubblico, con l’integrazione di personaggi magari meno conosciuti come il banchiere Amadeo Peter Giannini che contribuì enormemente alla ricostruzione di San Francisco dopo il terribile terremoto del 1906, concedendo prestiti a tasso zero a moltissimi immigrati italiani che ancora lo ricordano come il Banchiere Gentiluomo. La nostra associazione ha avviato in questi giorni un fundraising in collaborazione con i principali Enti della Bay Area per favorire una donazione del ritratto in mosaico di A.P. Giannini al Museo Italo Americano di San Francisco. Siamo convinti che la mostra Italian American Icons potrà trovare un’accoglienza favorevole anche in altre città degli Stati Uniti valorizzando lo straordinario contributo fornito agli Usa da parte di molti immigrati italoamericani di prima e seconda generazione.

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