Alla ricerca delle radici più profonde: intervista a Louisa Calio

di ROSA AMATULLI Poetessa, scrittrice e performer artistica, Louisa Calio nasce negli Stati Uniti. La sua opera possiede “sensibilità verso il multiculturalismo e la diversità etnica, che è spesso assente nella cultura italo-americana” (Stanislao Pugliese), e “profonda passione per la lirica” (Henry Louis Gates, Jr.). Vincitrice di numerosi premi in Italia e negli USA, incluso …

In search of her deeper roots: an interview with Louisa Calio

by ROSA AMATULLI American born, Louisa Calio is a poet, writer and artistic performer, whose work has been described as possessing “a sensitivity to multiculturalism and ethnic diversity that is sometimes lacking in Italian American culture” (Stanislao Pugliese), and “a profound passion for the lyrical,” (Henry Louis Gates, Jr.).Winner ofnumerous awards in Italy and in the USA, …

Cristo tra i muratori e Son of Italy: due romanzi della diaspora italiana riediti da Readerforblind

di VALENTINA DI CESARE L’intervista alla casa editrice “Readerforblind” nella persona di Valerio Valentini, doveva essere pubblicata sull’Osservatorio alcuni mesi fa ma, per motivi organizzativi, è slittata fino a oggi ( casualmente proprio ora scopro che, esattamente il 20 aprile di 113 anni fa, Pascal D’Angelo e suo padre ottengono il permesso di andare negli …

‘Abruzzo a stelle e strisce’, l’emigrazione va a teatro: intervista a Camillo Chiarieri

di VALENTINA DI CESARE Oh, the weather outside is frightfulBut the fire is so delightfulAnd since we’ve no place to goLet it snow, let it snow, let it snow Ora che il Natale è alle porte, è raro che non capiti di ascoltare questa canzone: dagli altoparlanti di un centro commerciale alle pubblicità televisive, dai …

Mi considero un’americana che è anche italiana: intervista a Christine Palamidessi

di EMANUELE PETTENER Christine Palamidessi è scultrice e incisore residente a Boston, ed è un’artista le cui opere sono state esposte in tutto il mondo. È anche una scrittrice: la Palamidessi ha insegnato Scrittura Creativa per tredici anni alla Boston University ed è autrice di due romanzi, The Virgin Knows (St. Martin’s Press 1995/Gate Press …

I consider myself an American who is also an Italian: a conversation with Christine Palamidessi

di EMANUELE PETTENER Christine Palamidessi is a Boston-based sculptor and printmaker, an artist whose works have been exhibited and collected around the world. She is also a writer.  Palamidessi taught Creative Writing for 13 years at Boston University and has authored two novels, The Virgin Knows (St. Martin’s Press 1995/Gate Press 2007) and The Fiddle Case (Gate …

Dalla direzione opposta: una conversazione con Charles Cantalupo

di ROSA AMATULLI L’opera di Charles Cantalupo ha ricevuto l’appoggio delle Ford Foundation, della Rockefeller Foundation e della World Bank. È autore di quattro libri di traduzione di poesia eritrea, di quattro volumi di critica letteraria, tra cui un libro su Thomas Hobbes, e uno su Ngũgĩ wa Thiong’o e un’autobiografia, Joining Africa – from …

Sara Marinelli: scrittura, sogni e progetti di un’italiana a San Francisco

di VALENTINA DI CESARE Nove ore di fuso non sono niente.Se dormo di giorno e sto sveglia di notte, sono in sincronia perfetta. Con lei. Con l’Italia, dove non vivo più da 13 anni, e che ora vive dentro la mia stanza. Inizia con queste parole Shelter in place (l’Italia in una stanza), un interessante …

“Volevi trovare Fiorito? Beh, eccolo qui” -Intervista a Mike Fiorito

di VALENTINA DI CESARE Mike Fiorito è uno scrittore americano di origini italiane. Inoltre è redattore del “Mad Swirl Magazine” e collaboratore fisso di Red Hook Star Revue. I suoi libri sono Call Me Guido , edito da Ovunque Siamo Press , Freud’s Haberdashery Habits e Hallucinating Huxley , ambedue editi da Alien Buddha Press. …

Il complicato riconoscimento critico della letteratura italoamericana: intervista a Fred Gardaphé

di MICHELA VALMORI “Quando chiesi a un professore se pensava che avremmo potuto studiare gli scrittori italoamericani nel modo in cui stavamo iniziando a studiare gli afroamericani, i latinoamericani, gli asiatici americani e altri gruppi, mi rispose con una risata e alcune lapidarie parole: “No. Loro sono bianchi”.  Potevamo anche essere bianchi ai suoi occhi, ma …