Eventi e Festival, Reportage

Italy in transit 2024: alla FAU University l’ottava edizione del simposio internazionale

di MANUELA FILOMENA

Dal 7 al 10 febbraio, Italy in Transit, il Symposium internazionale ideato e diretto dalla Professoressa Ilaria Serra, è tornato nella splendida sede della Florida Atlantic University. Quest’anno è stata l’ottava edizione e, come le precedenti, ha rappresentato un’importante occasione di incontro e scambio culturale tra esperti, accademici e appassionati dell’Italia e della cultura italiana. Durante l’evento sono stati affrontati temi di rilevanza storica, artistica, sociale offrendo un panorama approfondito e diversificato sulla ricchezza del patrimonio italiano. La partecipazione attiva di professori, studenti e autorità locali ha contribuito a rendere l’evento un punto di riferimento per la diffusione e la valorizzazione della cultura italiana negli Stati Uniti.

Alcuni partecipanti alla cena finale

La prima parte del Symposium è stata dedicata al tema della marionetta tra mito e realta’, incominciando con due serate in cui sono stati presentati al pubblico due adattamenti cinematografici del capolavoro dello scrittore italiano Carlo Collodi, Pinocchio. Il primo, diretto da Matteo Garrone con Roberto Benigni nel ruolo di Geppetto ha offerto una rappresentazione coinvolgente del racconto. La fedeltà alla storia originale lo rende perfetto per iniziare una discussione sull’adattamento, come ha sottolineato Ilaria Serra nella sua presentazione. Il secondo, diretto dal premio Oscar Guillermo Del Toro con la tecnica dello stop motion, si è distinto per la sua estetica e per il modo in cui ha trasportato gli spettatori nel magico mondo di Pinocchio. La presentazione di Matthew Elfenbein ha evidenziato le influenze italiane, ma anche messicane, dell’adattamento.

La sessione d’apertura del convegno era appunto intitolata “Italian Puppets from Italy to US” condotta dal Professore Emanuele Pettener, ha visto la presentazione di Federico Pacchioni, Professore presso la Chapman University sulla storia e il mito della marioenetta e del burattino, nelle loro mille variazioni regionali. Domenica Diraviam, Ph. D. in Comparative Studies, ha portato all’attenzione una tra le opere più celebri dell’illustratore di libri per bambini Tomie De Paola: Strega Nona, una serie di undici storie in cui l’arco narrativo della protagonista, l’iconica strega benevola inizia e termina geograficamente in Calabria. Diraviam ha affermato che queste storie non sono solo semplici racconti, ma vere e proprie registrazioni delle storie orali dell’autore e dell’illustratore, preziosi frammenti di vita che hanno contribuito alla comprensione della cultura italo americana. Infine, “The Sicilian Puppet Theatre of Agrippino Manteo (1884-1947): The Paladins of France in America” è stato presentato dalla Professoressa Ann Cavallo, figura di spicco del Dipartimento di Italianistica della Columbia University. La serata del venerdì si è conclusa con lo spettacolo di Andrew Periale, artista italo americano nominato agli Emmi, editore della rivista Puppetry International per 35 anni. Il suo spettacolo The Italian Character – The Nonni, Zii and Zie who live in My head, esplora il concetto dell’identità italiana attraverso i ricordi e le influenze delle figure familiari italiane nella sua vita.

Il marionettista Andrew Periale di Boston

La giornata del 10 febbraio si è distinta per l’ecclettismo e la varietà delle presentazioni. Il mattino si è aperto con gli studenti delle scuole superiori. “Impersonating Italian Paintings” ha visto come protagonisti gli studenti della West Boca High School, sotto la guida della Professoressa Marianna De Tollis. I giovani autori hanno presentato alcuni dei più importanti ritratti rinascimentali di Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio in modo unico ed originale. Tra i quadri rappresentati vi erano opere celebri come Guidobaldo da Montefeltro, La Gioconda e la Dama con l’ermellino. La rappresentazione di ciascun dipinto coinvolgeva tre studenti. Uno di loro impersonava il quadro stesso, dando vita al personaggio ritratto e descrivendone le caratteristiche. Un altro studente interpretava il custode del museo, presentando il quadro in italiano, il terzo traduceva in inglese. Il successivo evento “Lake Como: Always Glamorous, Romantic and with a Green Soul” ha coinvolto gli studenti dell’Istituto Superiore Carlo Dell’Acqua Legnano, con una presentazione in inglese coordinata dalle professoresse Adriana.Gallo e Vittoria Zingaro. A seguire “A Trip Among Italian Museum” ha portato il pubblico a conoscere diversi musei italiani con le presentazionidegli studenti della Somerset Academy di Fort Lauderdale, guidati dalla professoressa Serena De Candido.

Quadri degli studenti di West Boca High

Nella seconda sessione, il Robin Ruggles, ex-diplomatico canadese, ha presentato il suo ultimo lavoro Online Learning Language: una risorsa complementare utile per approfondire la conoscenza dell’Italia e della sua cultura in collaborazione con il corpo docente e gli studenti del Programma di Studi Italiani presso la Florida Atlantic University a Boca Raton. Di seguito, Manuela Filomena, studentessa di dottorato in Comparative Studies presso la Florida Atlantic University ha presentato il suo ultimo lavoro insieme a Paola Persello, artista di Ivrea. Rahul è una storia inedita e illustrata, tradotta in tre lingue: italiano, inglese e AAC (Augmentative and Alternative Communication) per i lettori autistici. La presentazione del breve racconto, pubblicato da Bordighera Press è stata seguita dalla proiezione dello short film tratto dall’omonimo racconto, scritto, diretto e montato da Manuela con le musiche originali di Andrea Chiodetti.

La presentazione di Rahul con Paola Persello, disegnatrice di Ivrea

Due momenti artistici sono stati dati dalla presentazione del Prof. Corey Lamb sulla pittura en plein air degli studenti del programma di studio estivo in Sicilia, a Paliké, e dal giovane duo India Isabella Johnson-Gabe Pettener che hanno scritto, presentato e recitato una scena da un nuovo componimento teatrale dedicato alla leggenda siciliana di Cola Pesce (Colapisci). Infine, il Prof. Michael Lettieri è stato il protagonista della sessione intitolata “Experiential Learning at University of Mississauga. The Case of Language” in cui ha portato il punto di vista di un amministratore sensibile a un metodo di insegnamento in cui l’esperienza pratica abbia lo stesso spazio che la teoria della lingua.


Gabe e India in “Colapisci,” lavoro originale

La sessione Italian Art in Transit ha preso il via con la ricerca della Professoressa Emily Fenichel, il cui lavoro si è concentrato sull’interazione tra arte e religione nel Rinascimento, con particolare attenzione all’opera di Michelangelo. Il suo intervento su “Michelangelo’s Pietà: Relic, Replica, and Reception” ha attirato l’attenzione sul significato immateriale e religioso dell’opera, nei suoi vari spostamenti tra Roma e il mondo.

La sessione Italian American Studies ha evidenziato il lavoro del Professore Antony Tamburri noto nel campo degli studi italo americani. Tamburri in occasione di questo evento accademico ha posto particolare attenzione alla diaspora italiana e alla sua influenza sulla cultura americana, denunciando la mancanza d’attenzione per un tema cosi’ importante nei dipartimenti di Italiano statunitensi (“Italian Diaspora Studies. The missing Link in Italian Studies”). Si sono poi alternate le seguenti presentazioni: “Digitalizing Italian Canadian Studies” di Teresa Russo, professoressa canadese e curatrice di diversi siti di memorialistica; “Italiese and Italian in North America: from Crisis to Recovery and Resilience” di Simone Casini dell’Universita’ della Tuscia che ha portato numeri e statistiche sull’insegnamento della lingua nel mondo e infine, “Reading John Fante” di Talya Dunleavy, studentessa di FAU, che ha dato una guida alla lettura dello scrittore itaolamericano. L’intervento di Michael Parenti “Making Italian American Stand Up Comedy” ha dato un intermezzo inaspettato di comicità e leggerezza e ha offerto ai partecipanti l’opportunità di porre domande al comico riguardo alla sua abilità artistica.

La sessione International Crossing ha messo in luce le seguenti ricerche: “L’americana. Twenty Years of Love Letters to Italy” di Kristine Crane, dell’University of Florida, giornalista e insegnante; “Piombino Dese to Switzerland: Luciano Pallaro’s Poetic Heimat” della dottoranda Arianna Salomon di FAU, sulla storia di un emigrato poeta; “Arabic Influences in Ariosto” di Alessio Giovene, studente Ph.D in Comparative Studies a FAU che ha portato un’originale ricerca sulla Ferrara araba ed infine, “A Brief Survey of One Thousand Years of Jewish Life in Sicily” di Laura Maniscalco che ha indicato sconosciuti cimeli e testimonianze della millenaria presenza ebraica nell’isola siciliana. La sessione si è conclusa con l’intervento, “Teaching Food Studies and Environmental Humanities in Italian Studies” di Patrizia La Trecchia, Director of Environmental Humanities, University of South Florida.


Il comico Michael Parenti di Jupiter

La sessione International Crossing ha messo in luce le seguenti ricerche: “L’americana. Twenty Years of Love Letters to Italy” di Kristine Crane, dell’University of Florida, giornalista e insegnante; “Piombino Dese to Switzerland: Luciano Pallaro’s Poetic Heimat” della dottoranda Arianna Salomon di FAU, sulla storia di un emigrato poeta; “Arabic Influences in Ariosto” di Alessio Giovene, studente Ph.D in Comparative Studies a FAU che ha portato un’originale ricerca sulla Ferrara araba ed infine, “A Brief Survey of One Thousand Years of Jewish Life in Sicily” di Laura Maniscalco che ha indicato sconosciuti cimeli e testimonianze della millenaria presenza ebraica nell’isola siciliana. La sessione si è conclusa con l’intervento, “Teaching Food Studies and Environmental Humanities in Italian Studies” di Patrizia La Trecchia, Director of Environmental Humanities, University of South Florida.


Prima dell’Orfeo di Monteverdi
con musicisti, cantanti e ballerini live e strumenti e set digitali

Il simposio non è finito qui, ma è continuato con la grande serata al Teatro Osher Lifelong Learning, dove la pianista Barbara Salani ha avuto l’opportunità di presentare L’Orfeo di Monteverdi in una versione contemporanea. Grazie alla collaborazione tra i Dipartimenti di Musica, Teatro e Danza della Florida Atlantic University, capeggiati da Mitchell Hutchings e Nicole Perry, e il Conservatorio Puccini di La Spezia con il Maestro Federico Bardazzi e Alessandra Montali, il pubblico ha potuto assistere ad una produzione sperimentale ed innovativa dell’opera con l’utilizzo di tastiere che hanno riprodotto i suoni registrati da strumenti antichi. Anche la scenografia ha giocato un ruolo cruciale nella rappresentazione dell’opera realizzata con l’impiego di una telecamera a 360 gradi in grado di catturare un’immagine da diverse angolazioni. Per amplificare l’esperienza visiva, sono stati forniti al pubblico in sala alcuni visori per la realtà virtuale. Un’ultima annotazione riguarda la dedica del Symposium allo studente di PhD in Comparative Studies, il padovano Fabio Fracas, scomparso il 30 dicembre scorso a soli 56 anni, e sempre ricordato da amici e docenti della Florida Atlantic University.

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